L’Arte di Essere Liberi
Ottantesimo anniversario della Repubblica dell’Alto Monferrato
Repubblica partigiana dell’Alto Monferrato 1944- 2024
L’esperienza partigiana nata nell’autunno del 1944 finì nel dicembre dello stesso anno allorché i nazifascisti lanciarono una pesante offensiva che pose termine a questo importante momento democratico. L’Istituto Storico della Resistenza (Israt Asti), l’Anpi provinciale, i comuni e le organizzazioni, che hanno aderito, vogliono che questo avvenimento storico sia “giustamente” ricordato. A tale proposito si è deciso di allestire una mostra d’arte. Sono stati contattati pittori, scultori e illustratori di diverse generazioni. Ci è particolarmente interessato vedere come il delicato momento della Resistenza e della Liberazione sia stato artisticamente letto e interpretato. Alcuni artisti avevano personalmente vissuto quell’esperienza; le loro opere sono raffigurazioni di momenti vissuti o ritratti di personaggi resistenti conosciuti. Con il passare degli anni le opere degli intellettuali della generazione successiva hanno tratto spunto da racconti orali o letterali. Ci presentano scene di particolare violenza, momenti che la storia ci ha consegnato e che ci hanno fortemente colpito.
In questa rassegna sono presenti molti artisti giovani, alcuni giovanissimi. Le loro opere risentono di interessi e studi personali. Purtroppo le scuole dedicano poco tempo a questo periodo storico, dimenticando che quella lotta è alla base della Costituzione Italiana, redatta dai rappresentanti di tutti i partiti che hanno preso parte alla liberazione contro il nazifascismo. La nostra è una Costituzione Antifascista.
Associazione Costigliole Cultura
L’ARTE di ESSERE LIBERI
Sento molta gratitudine per Nicoletta Fasano e Mario Renosio che rappresentando se stessi rappresentano anche l’ISRAT , per aver scelto questa sede, CasaPrunotto, in occasione dell’ Ottantesimo Anniversario della Repubblica dell’Alto Monferrato per la mostra “l’ARTE di ESSERE LIBERI”. In queste stanze riverbera ancora la presenza dei miei genitori che qui sono vissuti per 40 anni. In particolare mio padre che ha partecipato con passione alla guerra di liberazione, oggi sentirà forse il nostro entusiasmo di fronte a queste opere d’arte che ricordano quei tempi bui ma anche, la vittoria sul fascismo e il nazismo. In ogni epoca gli artisti hanno partecipato con la loro attività a denunciare i soprusi dei potenti, la corruzione e il malgoverno. Oggi, in queste sale abbiamo l’onore di ospitare dipinti di grande pregio che rappresentano per lo più la vittoria sulle ingiustizie, le violenze e le sopraffazioni perpetrate dai nazi-fascisti tedeschi o italiani che fossero. Oggi artisti famosi hanno prestato per questa mostra: “l’ARTE di ESSERE LIBERI” i loro dipinti che per questo breve periodo vivranno insieme ad altre opere di giovani pittori che ancora ambiscono ad essere visti e riconosciuti per il loro talento. È giusto così, l’esperienza, la maturità artistica anche la saggezza e insieme, l’esuberanza giovanile e la risolutezza, amalgamate in un accordo armonioso come un coro di colori, per dire a gran voce che non dimentichiamo, che vogliamo ricordare! Ricordare quindi! Il ricordo apre un varco temporale, illumina l’allargarsi di uno spazio, ci fa sentire presenti!
Nel movimento dei pensieri in comunione, ripercorro il sentiero antifascista calcato da uomini e donne audaci, ne ascolto i dolori, le speranze, l’ardore. Come ogni primavera si svela la vita, ogni 25 Aprile ci ricorda la libertà guadagnata. Il passaggio nel tempo aperto dalla memoria, ci unisce in un affetto condiviso con chi, in quelle primavere ci è morto oppure è stato ferito, nell’anima o nel corpo. Ora noi siamo qui, ci é stato consegnato un solo incarico: Non dimenticare! Quindi teniamoci strette le nostre radici che affondano nell’anti fascismo! È questo che ci fa crescere nella consapevolezza che solo dei valori concreti come la giustizia, la solidarietà, il sostegno per chi é più debole, l’amicizia, ci rendono veramente esseri umani. Dobbiamo solo ricordare quello che la storia recente ci ha già proposto, seguire i nostri Padri Fondatori (e le madri) seguire la nostra Costituzione, fermare chi gridando sembra essere il più forte e chiude la bocca a chi vuol dire il vero. E per questo dico GRAZIE a persone come Nicoletta e Mario che hanno fatto del ricordo, dello studio e della diffusione della Storia Partigiana una delle loro ragioni di vita. Un grazie anche all’ANPI di Asti e di Costigliole. Non ultimi desidero ringraziare tutti gli artisti che hanno aderito a questa esposizione e a Claudio Cerrato curatore della mostra.
Enza Prunotto